DAL NOSTRO INVIATO
LANCIANO - La
seconda di campionato vede la Reggina impegnata a Lanciano, i ricordi
della scorsa stagione (sei punti su sei per loro, da matricola) non
sono certamente positivi e per questo motivo, tornando indietro, ci
spingiamo soltanto fino alla partita d’esordio di questo
campionato. Un pareggio accomuna le due formazioni, sicuramente più
brillante quello del Lanciano, ottenuto a Brescia, al termine di una
gara ben giocata, mentre la Reggina si è accesa soltanto nella parte
finale della gara col Bari.
Sulla carta ci
sarebbe una differenza sostanziale tra le due formazioni, da un lato
la tipica squadra che deve salvarsi, dall’altro una formazione
ambiziosa che aspira ad un campionato da protagonista. I valori reali
però necessitano della prova sul campo, ci sono variabili tattiche e
fisiche che a volte possono stravolgere i pronostici. Per dirla in
modo più diretto: se siamo più forti dobbiamo dimostrarlo come
collettivo e sul campo!
La strada è quella
del gioco, in organico ci sono alcuni punti di forza, sui quali
“spingere”, rappresentati dal buon numero di piedi buoni in mezzo
al campo. Strasser, Rigoni e Colucci, con quest’ultimo magari più
avanzato al posto dello spento Fischnaller, possono comporre una rete
di possesso palla capace di aprire fasce ed assist per Di Michele.
In avanti serve un
giocatore migliore di Gerardi, sembra che la società sia sulla
stessa lunghezza d’onda, qualora non si facesse in tempo, ci
sarebbe Cocco per cercare di insaccare il primo gol del campionato.
L’entusiasmo del prepartita contro il Bari è stato in buona parte
sprecato, conoscendo la piazza, adesso servono i risultati in serie
per riportare la gente allo stadio, Lanciano da questo punto di vista
è già più che importante.
Gabriele D'Annunzio
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