sabato 14 settembre 2013

IDDUSAPI PRIMA TRAPANI

FORZA REGGINA!
di Gabriele D'Annunzio

Il nostro lettore Gianluca Atzori
La quarta giornata di campionato vede la nostra Reggina impegnata a Trapani in una trasferta dalla doppia lettura, come avviene ormai di consueto dall'inizio della stagione: da un lato, quello del tecnico e dei suoi estimatori (per quello che si è sentito a Rtv diremmo iastimatori), si presenta la squadra sicula come il Novara del 2011, un modo come un altro per dire che anche loro faranno i play off e forse li vinceranno come fece la squadra di Tesser ("lei deve sorridere", cit.); dall'altro, quello più realistico, si pensa alla squadra che gioca al provinciale di Erice come formazione tecnicamente inferiore, che può dar fastidio in virtù dell'organizzazione di gioco e dell'entusiasmo tipico iniziale delle neopromosse. A dir la verità anche la Juve Stabia, come le prime due incontrate, era stata presentata come una formazione temibilissima, poi il campo ha detto la sua verità: si sono sciolti, come neve al sole, in una quindicina di minuti scarsi.

L'importante però non è tanto quello che ci raccontiamo nel prepartita ma sostanzialmente il risultato finale, posto che per il gioco dobbiamo attendere tempi migliori. Nel Trapani milita un ex: Rizzato. Anche qui c'è chi lo rimpiange, raccontandone virtù calcistiche più confacenti ai grandi terzini del passato, da Cabrini a Roberto Carlos, e chi si gode le giocate di Foglio, lontano anche lui da quei livelli, ma sicuramente più forte del buon Simone. Nei restanti dieci giocatori il paragone continua ad essere improponibile, fermo restando l'impiego dei migliori giocatori in campo.

Le due formazioni sono appaiate in classifica a causa del mezzo flop nella festa d'esordio e perché ci si è presentati a Lanciano senza la minima idea offensiva. Ci sono però alcuni aspetti incoraggianti che abbiamo riscontrato in settimana. La disponibilità dei giocatori rientrati dalle nazionali e l'assenza di casi sollevati da "qualcuno" (fate voi, noi in linea di massima crediamo che il caso lo crei chi se ne rende protagonista non chi lo commenta), quindi le discussioni hanno riguardato più il campo che le valutazioni dell'allenatore sui supposti valori tecnici delle squadre che ci precedono o dovrebbero farlo.

Il campo lo vogliamo intanto sfiorare con il dato sbiadito della presenza sugli spalti dopo le due gare spuntate: diecimila persone perse con una doppietta che grida vendetta. Un patrimonio di entusiasmo bruciato con i fatti (le due gare) e le parole (quantomeno inopportune proprio perché contro-entusiasmanti). I tre punti ottenuti nell'ultima gara vanno accompagnati da importanti colpi esterni, se vogliamo pensare di riempire nuovamente lo stadio; perché adesso la gente vuole i risultati dopo il buon calciomercato e quella serata di avvio.

A proposito di calciomercato, è bastata una sola partita per cancellare, dalle considerazioni dei più, la mancanza dell'acquisto del laterale destro, vista dall'opinione prevalente come unica pecca rimasta, dopo l'arrivo dell'altro laterale Foglio. Iddusapi ha valutato il mercato positivamente, in generale, per questo e per altri motivi.

Il "Provinciale" di Trapani
Tornando nel campo, c'è un dato sul quale concordiamo con il nostro lettore Atzori: la squadra ha prodotto con le 4 punte. I quattro gol fatti, l'imbattibilità (lo scriviamo toccando palle, visto che ormai l'hanno scritto sul sito ufficiale e chi ci segue da tempo conosce i precedenti), quasi tutto è arrivato da lì. Ma quella, ovviamente, rappresenta una fase della partita, precisamente quella peggiore, la carta della disperazione come la chiamavano quelli che il calcio ce lo raccontavano bello com'era, nei tempi andati, quindi oltre a non essere percorribile non è neanche auspicabile. Il dubbio più concreto, sul sistema di gioco, sembra sussistere, dalle parole di Atzori, tra l'evergreen 3-5-Jack (in casa è 3-5-Foti, ci siamo specializzati sulla nostra stessa definizione del passato) ed il 4-3-3 dell'ultima partita. Ci sarebbe anche i 3-4-3 ed il 3-4-2-1 ma perché no anche il 4-2-3-1. Una cosa è certa: vincere, per affrontare al meglio le prossime due gare, contro Novara e Varese, che ci verranno descritte, se valgono le proporzioni, come le due squadre di Manchester.


La Reggina ha storia, pubblico, blasone, relazioni e giocatori che in questa serie B possono essere paragonati solo al Palermo. Per dirla tutta, come piace a noi, non funziona la favola della squadretta che quello che riesce a fare è tutto guadagnato. E' proprio l’anno sbagliato. Non funziona. Non prendetela a male, facciamo solo i nostri interessi da tifosi che vogliono vedere la loro squadra sempre più in alto ed al meglio rappresentata... Forza Reggina. Iddusapi!

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