Settimana
ordinaria quella vissuta prima di Reggina-Trapani. Al governo è andato un rigorista che si
ritiene preciso, colui che accusò Bersani di aver sbagliato un rigore a porta
vuota, ma che adesso sta per calciare verso il centrocampo; parliamo di un parolaio
che aveva sempre ricordato di voler diventare premier dopo un voto popolare ma,
esattamente come il suo nemico, rottamato/baffuto/yacht-dotato, che
autoproclamatosi “figlio di un dio minore”, a capo del governo è subentrato per
ribaltone politico. A livello locale siamo sommersi dall’immondizia, tutto
procede insomma. Ormai siamo abituati a vedere lo schifo e convivere con la
puzza, nel frattempo che aumenta la Tares. Dispiace per i più piccoli che
stanno crescendo in questo contesto, dispiace per gli anziani che ormai sono
rassegnati. La generazione di mezzo dovrebbe, e forse vorrebbe, ribellarsi ma purtroppo
il problema, tra il dire ed il fare, è rappresentato sempre da quei fatidici
secondi dentro la cabina elettorale!
Tornando al
calcio, aggiungiamoci che offriremo - gratuitamente - questo "disgustante" (costante e disgustoso) spettacolo anche ai circa mille trapanesi che troveranno posto nel settore loro
riservato. La società ha proposto un’altra forma di agevolazione per un maggior
afflusso allo stadio, Lucioni è stato squalificato in difesa, tornerà da ex
Rizzato.
In settimana
però è capitato pure che, prima ai microfoni di strill.it e poi in conferenza
stampa, prendesse la parola l’avv. Gagliardi. Nelle sue parole vi è la
certificazione delle nostre opinioni riguardo un certo andazzo dell’ambiente
calcistico di quest’anno. In modo ironico sintetizziamo il tutto con l’immagine
sottostante*, ben sapendo che tra quei banchi c’è anche tifo e passione
amaranto. Il suo intervento ci libera comunque da ulteriori commenti, abbiamo
ascoltato con attenzione e scritto una parte delle sue parole, che riportiamo fedelmente
per come le ha dette, con alcuni passaggi evidenziati.
L’altra volta
abbiamo chiuso in latino, stavolta la locuzione latina la usiamo come
staffetta, tra il nostro pensiero datato e le sue parole: ubi maior minor
cessat.
Dall’intervista
di strill.it: «E allora non consideriamo che quello che diciamo debbano essere
solamente stilettate verso qualcuno, no. Perché se vogliamo poi andare a
pensare a qualcuno, non sicuramente le stilettate non sono indicate verso chi
ci ha preceduto come allenatore. Qualcuno la vuole mettere su questo piano, per
farci trovare, così, contestatori verso il passato: non è vero. Io dico,
invece, che se andiamo a valutare noi non ci prestiamo assolutamente ad
amicizie di parte».
«Siamo stati
chiamati dalla società a gestire una situazione difficile. Probabilmente le
amicizie, che si sono curate prima, erano soltanto di convenienza, di chi vuole
porci nella condizione di essere stilettanti e non lo vogliamo essere, normale
no? Perché queste amicizie a Reggio si consolidano alla luce di risultati
positivi ma, soprattutto, alla luce dei risultati negativi. Sapete perché?
Perché quando Gagliardi fa il giornalista e dice che la Reggina è scarsa, guai
pensare che la Reggina possa riprendersi, per quel giornalista. Oppure quando
dice che Gagliardi è un allenatore bravissimo, se Gagliardi fa crack, insieme
alla Reggina, guai… il giornalista di non dover vedere stilettate in quello che
dice il successore. E questo un errore fondamentale».
«Lo dice il
tecnico: bisogna eventualmente valutare, da giornalista, quello che dice il
tecnico e poi, alla luce dei risultati, stabilire ed avere la forza di dire:
il tecnico aveva detto errore. Noi, quando abbiamo assunto questa situazione, non
abbiamo detto che assumevamo una squadra di pigroni e di scarsi. Però c’è
stato rinfacciato che mettevamo la faccia lì dov’era difficile metter la faccia».
«C’è stato
qualcuno che ha detto: adesso viene il bello, che siete subentrati voi. Ma
noi questo a Foti non lo abbiamo chiesto assolutamente, Zanin stava facendo un
lavoro meraviglioso per la crescita di giovani presso il settore giovanile,
come altre volte non era successo, Gagliardi girava per il mondo, normale, e
faceva arrivare dei giocatori che poi sono arrivati, l’ultimo Pambou, e messo a
disposizione di Zanin».
«E io
purtroppo mi appello a quelli che stanno aspettando che la Reggina perda, per
poter dire: avete visto che poi voi non siete i salvatori della patria. A
me non frega niente, eventualmente, né sfidarli, e non voglio sfidarli, né
tantomeno pensare che il mio cuore non lavorerà fino alla fine per cercare di
salvare la Reggina!».
In conferenza
stampa: «Dal punto di vista ambientale
si sta facendo qualcosa. Anche chi in TV o sui giornali parla male di noi,
paradossalmente ci da una mano a fare meglio e a cementare il gruppo. Il fatto
che voi ci facciate delle stilettate, ci stimola a fare sempre meglio e la cosa
mi piace, perché prima di oggi, voi non l’avevate mai fatto, e questo è
sintomo di una crescita di tutto l’ambiente».
(Piccole
note a margine: in realtà per 6 giornate è stato fatto, eccome se è stato
fatto… Inoltre oggi Gagliardi ha praticamente detto la formazione, viriti sa
putiti sbagliari…).
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