sabato 27 settembre 2014

DOMANI JUVE STABIA-REGGINA (ORE 14.30)

L’ENTUSIASMO SCEMATO
L’azionariato popolare del neo-ex-presidente è qualcosa di grottesco

Oggi partiamo dai numeri, cinque gare giocate, cinque punti, significa che sarebbero trentotto alla fine, tolti quelli della penalizzazione stiamo rischiando. Solitamente chi ci legge di traverso ci accusa di essere troppo precipitosi ma davanti ai numeri c'è poco da discutere, pur dopo soltanto cinque partite. Innanzitutto perchè queste si aggiungono ad un pre-campionato (coppa Italia inclusa) disastroso. In più c'è una sconfitta, quella contro l'incommentabile Messina, che ha ucciso l'entusiasmo interno ed esterno; le ultime prestazioni apatiche come da copione degli ultimi anni e due giocatori davanti out (Di Michele e Viola).

Il neo-ex-presidente della Reggina, Lillo Foti
Fuori dal campo, nel corso della settimana, abbiamo scoperto che la Reggina  aprirà alla sottoscrizione popolare la vendita di azioni. Una società impegnata con debiti decennali per responsabilità precise di una persona dovrebbe essere aiutata da chi ha subito (il tifoso) in tutti questi anni. La vicenda diventa ancora più grottesca quando a chiederlo è proprio colui che l'ha affogata, cioè, il neo-ex presidente.

Adesso, con tutta la buona volontà, cercando di mantenere una certa eleganza che "ci appartiene", stendiamo un velo pietoso sull'argomento, ricordando soltanto che stavolta non è il sindaco a chiedere qualcosa, per la squadra della città, ma è proprio colui il quale ha usufruito di una sottoscrizione popolare a richiederla, dopo quasi trent'anni  di giro sulla giostra che ha riportato la squadra dov'era e, oltre a farlo diventare "simpatico e importante", ha arricchito il suo patrimonio personale! Chiaramente qualcuno lo pescherà nel mazzo, ognuno è padrone delle proprie idee e dei propri soldi, noi piuttosto che al suo negozio,  impropriamente chiamato Reggina, devolviamo il costo dei quindici euro dell'azione in beneficienza.

Lo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia
Tornando al calcio, nella partita di domani, a Castellammare, c'è da sperare soltanto su Insigne, a meno che Louzada non si inventi qualcosa che finora non gli è riuscita: il colpo vincente. Abbiamo poca qualità da schierare in avanti sul sintetico campano, la squadra, che solitamente dialoga palla a terra (malamente in orizzontale), dovrebbe essere agevolata da un terreno livellato ma supponiamo una certa pressione degli avversari, quindi difficoltà in fase di impostazione creata dalle "vespe" che non sono tra le migliori  ma neanche tra le squadre più scarse della categoria.


Abbiamo già virato dal campionato importante all'obiettivo  salvezza, pensando a "qualche soddisfazione" un altro derby è alle porte. Ci appare il tutto come un secondo bivio, in ribasso rispetto al primo, naturalmente da non fallire...
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