giovedì 18 settembre 2014

DOMANI LECCE-REGGINA, ORE 20.45

I “GIGANTI” DELLA PANCHINA
Cozza sfida Lerda e rilancia come i giocatori di poker: avrà il punto in mano?

Reduce dalla dolorosa sconfitta nel derby, la Reggina viaggia a Lecce per disputare la quarta gara, stavolta difficile, del campionato (calcio d'inizio alle ore 20.45, diretta streaming sul sito Sportube.tv). Prima di passare ai temi della gara, ci sono da riprendere alcuni aspetti: il fatto che l’allenatore dichiari qualche cambio in formazione conferma come evidentemente qualcosa non ha funzionato, così come qualcosa non aveva funzionato, prima dell’avvicendamento tra Masini e Viola, nelle gare precedenti. Come si è purtroppo visto, qualcosa non ha funzionato anche come tifo, nell’occasione più importante dell’anno. Una curva straripante di gente e passione, ha fatto la figura di una Ferrari che andava a 50 km orari in autostrada, senza nessuna possibilità di accelerare, visto il freno a mano tirato.

Ciccio Cozza
Non doveva accadere ma purtroppo è successo, senza entrare nei particolari, rimanendo a quanto si è letto nei giorni scorsi, una parte del tifo organizzato si trasferirà in gradinata, questa non è una novità per tante tifoserie italiane, per la nostra si tratta della prima volta. Speriamo che l’attaccamento alla maglia porti esiti positivi con questa novità e non ulteriori depressioni del tifo, per quello ci è bastato il risultato del derby. Risultato che mai avremmo pensato potesse far scaturire applausi (non da parte di tutti) al termine della gara. Non siamo riusciti a “penetrare” la loro difesa, abbiamo subito un gol mortificante, da avversari che giocavano per lo zero a zero e, nonostante ciò, in una inversione naturale delle cose, tranne i dignitosissimi ed apprezzabili gesti di qualcuno (grazie Carminello), l’immagine che si è data, è stata di essere cornuti e contenti.

Ed è perfettamente deleterio commentare sui social la sfortuna, parlare di partita stregata e di rigiocarla altre 99 volte. In tal modo, cari miei, non fate altro che “ingrossare” la soddisfazione altrui. La sconfitte si accettano con dignità, si DEVONO analizzare per capirle (e si è fatto poco a livello mediatico) e da quelle si parte per ricostruire qualcosa di diverso, per evitare che riaccadano. Non sarà la gara di Lecce che potrà vendicare tale sconfitta, la buonanima avrebbe detto: “non cintra questo, non cintra questo”, piaccia o no, bisognerà aspettare il derby di ritorno!

Franco Lerda
Lecce rappresenta una gara importante, per il complesso del campionato, per cercare di capire dove può arrivare questa squadra, visto che chi la dirige, a secondo dei momenti, parla alternativamente di quarto posto o di salvezza (Cozza).  Dal lato leccese troviamo come avversario un altro allenatore che apprezziamo poco, come dire una sfida tra giganti della panchina, ossia Lerda. Si tratta di un allenatore spesso sopravvalutato, che ha sempre avuto rose competitive a disposizione ma non ne concretizza mai una, che sia B o C poco cambia. La squadra però sembra di livello per questo campionato, insomma dovrebbe essere più forte di quelle che abbiamo affrontato finora, inclusa la Casertana.  

Lo stadio “Via del Mare” di Lecce
Giocheranno in casa, indipendentemente dal risultato (stavolta sì), conterà molto come si uscirà dal campo, convincenti e credibili o no. Per certi versi potrebbe essere una gara più comoda perché non abbiamo la responsabilità di fare la partita, gli uomini rapidi ed in grado di ripartire non ci mancano. Dipenderà molto dalla tenuta difensiva (che però include tutti i reparti), ipotizzando che loro vogliano sfruttare il turno casalingo. Serve la prestazione per non interrompere questo tentativo di gioco propositivo, pur lontano ancora dalla completezza, non ci meraviglierebbe infatti un ritorno al 3-5-Foti, in onda già alla prossima in casa.

Le dichiarazioni del pre-gara di Cozza però vanno controcorrente: ha detto che il Lecce (insieme al Benevento) è la squadra più forte del campionato e, di conseguenza, andremo a “Via del “Mare” ad aggredirli! Sarebbe la prima volta ed è la prima mancanza che si nota in questa squadra; va fatto un pressing di squadra, non quello isolato delle punte o dei centrocampisti, sarebbe servito in casa nel derby, adesso diciamo che andiamo a farlo a Lecce. Razionalmente rimanderemmo questo arrembaggio in una gara casalinga e contro avversari più scarsi.

Più che una dichiarazione d’intenti sembra quasi il “rilancio” – senza punto – di un giocatore di poker…
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