I
“GIGANTI” DELLA PANCHINA
Cozza sfida Lerda e rilancia come i
giocatori di poker: avrà il punto in mano?
Reduce dalla dolorosa sconfitta nel derby, la Reggina viaggia a
Lecce per disputare la quarta gara, stavolta difficile, del campionato (calcio d'inizio alle ore 20.45, diretta streaming sul sito Sportube.tv). Prima
di passare ai temi della gara, ci sono da riprendere alcuni aspetti: il fatto
che l’allenatore dichiari qualche cambio in formazione conferma come
evidentemente qualcosa non ha funzionato, così come qualcosa non aveva
funzionato, prima dell’avvicendamento tra Masini e Viola, nelle gare
precedenti. Come si è purtroppo visto, qualcosa non ha funzionato anche come
tifo, nell’occasione più importante dell’anno. Una curva straripante di gente e
passione, ha fatto la figura di una Ferrari che andava a 50 km orari in
autostrada, senza nessuna possibilità di accelerare, visto il freno a mano
tirato.
Ciccio Cozza |
Non doveva accadere ma purtroppo è successo, senza entrare nei
particolari, rimanendo a quanto si è letto nei giorni scorsi, una parte del
tifo organizzato si trasferirà in gradinata, questa non è una novità per tante
tifoserie italiane, per la nostra si tratta della prima volta. Speriamo che
l’attaccamento alla maglia porti esiti positivi con questa novità e non
ulteriori depressioni del tifo, per quello ci è bastato il risultato del derby.
Risultato che mai avremmo pensato potesse far scaturire applausi (non da parte
di tutti) al termine della gara. Non siamo riusciti a “penetrare” la loro
difesa, abbiamo subito un gol mortificante, da avversari che giocavano per lo
zero a zero e, nonostante ciò, in una inversione naturale delle cose, tranne i
dignitosissimi ed apprezzabili gesti di qualcuno (grazie Carminello),
l’immagine che si è data, è stata di essere cornuti e contenti.
Ed è perfettamente deleterio commentare sui social la sfortuna, parlare
di partita stregata e di rigiocarla altre 99 volte. In tal modo, cari miei, non
fate altro che “ingrossare” la soddisfazione altrui. La sconfitte si accettano
con dignità, si DEVONO analizzare per capirle (e si è fatto poco a livello
mediatico) e da quelle si parte per ricostruire qualcosa di diverso, per
evitare che riaccadano. Non sarà la gara di Lecce che potrà vendicare tale
sconfitta, la buonanima avrebbe detto: “non cintra questo, non cintra questo”,
piaccia o no, bisognerà aspettare il derby di ritorno!
Franco Lerda |
Lecce rappresenta una gara importante, per il complesso del
campionato, per cercare di capire dove può arrivare questa squadra, visto che
chi la dirige, a secondo dei momenti, parla alternativamente di quarto posto o
di salvezza (Cozza). Dal lato leccese
troviamo come avversario un altro allenatore che apprezziamo poco, come dire
una sfida tra giganti della panchina, ossia Lerda. Si tratta di un allenatore spesso
sopravvalutato, che ha sempre avuto rose competitive a disposizione ma non ne
concretizza mai una, che sia B o C poco cambia. La squadra però sembra di
livello per questo campionato, insomma dovrebbe essere più forte di quelle che
abbiamo affrontato finora, inclusa la Casertana.
Lo stadio “Via del Mare” di Lecce |
Giocheranno in casa, indipendentemente dal risultato (stavolta sì),
conterà molto come si uscirà dal campo, convincenti e credibili o no. Per certi
versi potrebbe essere una gara più comoda perché non abbiamo la responsabilità
di fare la partita, gli uomini rapidi ed in grado di ripartire non ci mancano.
Dipenderà molto dalla tenuta difensiva (che però include tutti i reparti),
ipotizzando che loro vogliano sfruttare il turno casalingo. Serve la prestazione per non interrompere questo
tentativo di gioco propositivo, pur lontano ancora dalla completezza, non ci
meraviglierebbe infatti un ritorno al 3-5-Foti, in onda già alla prossima in
casa.
Le dichiarazioni del pre-gara di Cozza però vanno
controcorrente: ha detto che il Lecce (insieme al Benevento) è la squadra più
forte del campionato e, di conseguenza, andremo a “Via del “Mare” ad aggredirli!
Sarebbe la prima volta ed è la prima mancanza che si nota in questa squadra; va
fatto un pressing di squadra, non quello isolato delle punte o dei
centrocampisti, sarebbe servito in casa nel derby, adesso diciamo che andiamo a
farlo a Lecce. Razionalmente rimanderemmo questo arrembaggio in una gara
casalinga e contro avversari più scarsi.
Più che una dichiarazione d’intenti sembra quasi
il “rilancio” – senza punto – di un giocatore di poker…
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