UNA MAGLIA DA ONORARE
Dopo la batosta del derby, rieccoci a presentare un’altra partita
che si preannuncia più difficile della precedente. Si gioca in casa contro il Lecce,
squadra con ambizioni da B, che da quando ha cambiato panchina sembra aver
trovato una certa continuità di risultati.
Intanto c’è una novità rilevante: il capocannoniere della
squadra, Insigne, dopo essere stato il migliore in campo al San Filippo, ha
fatto le valigie ed andato via. Non stiamo qui a disquisire sull’opportunità o
meno, su quanto c’abbiamo perso dal punto di vista tecnico e quanto guadagnato
magari sotto l’aspetto motivazionale, l’unica cosa oggettiva che gli dobbiamo
riconoscere è la buona prestazione personale nella sua ultima gara. Per il
resto ne abbiamo visti di meglio e con altra personalità, se così ha deciso non
ci strapperemo i capelli per un ragazzino forse più piccolo dell’età
anagrafica. Sarà l’esito del calciomercato a stabilire se avremo ancora
l’opportunità di mettere in campo undici giocatori, nei loro ruoli, per cercare
di salvare la categoria.
Pietro Balistreri
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Abbiamo un nuovo centravanti, Balistreri, preso nei giorni
scorsi. Di lui ricordiamo giudizi positivi da parte di chi l’ha voluto alla
Torres, speriamo sia la punta che finalmente metta dentro qualche pallone
importante. Tra i nuovi dovrebbe esserci, dalla prossima partita però, anche Zibert.
Le carenze di organico sono note, le esigenze di classifica pure. Da adesso in
poi vanno cercate le vittorie, contro qualsiasi avversario. Il morale è da
ricostruire, la settimana con allenamenti blindati è lo specchio di una situazione
moralmente complicata.
Immaginiamo i soliti confronti, con attore il presidente cui
magari sarà ritornata la parola al centro sportivo dopo il silenzio e fuga da
Messina. Ci è andato Alberti in sala stampa a metterci la faccia su una squadra
che ancora non è, come elementi richiesti, la sua. Le responsabilità però vanno
suddivise ed anche la gestione tecnica in queste due gare ha lasciato a
desiderare sotto diversi aspetti.
Non c’è tanto tempo per recuperare la categoria ed un pochino di
dignità calcistica, ce la giochiamo a stretto giro di posta: Lecce e
soprattutto ultimi giorni di mercato. Tutto il resto ruota attorno a questi
risultati, compresa la pazienza e la sopportazione del pubblico.
La tifoseria nell’ultima gara ha dato prova di grande attaccamento
alla maglia, con una lezione di sostegno e coerenza, proprio davanti a chi (buddaci),
nella stagione ‘96/97 abbandonarono l’As Messina (che aveva sostituito l’Acr
fallita) per tifare Peloro Messina, dopo un piccolo travaglio mentale interno.
Due derby vinti dalla Peloro sull’AS (4-1 e 6-1) per sancire il travaso
sentimentale definitivo. Legame sentimentale però che non resistette davanti
alla probabile “carcagnata bis” del 2007 quando il settore ospiti del Granillo rimase
praticamente vuoto per protesta nei confronti della società, in serie A! Da
questa parte dello Stretto invece, ultimi con problemi, in serie C, davanti ad
una probabile débâcle, le cose sono andate diversamente e la differenza si è
vista e si è sentita.
Chi è andato in campo conosceva o ha conosciuto quanto è stata
sostenuta questa maglia anche in tali condizioni, adesso non c’è tanto altro da
aggiungere, soltanto che va onorata.
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