Partiamo da un gol annullato alla Cavese per un fuorigioco che
non c’è. La squadra è scesa in campo per fare una partita difensiva
schierandosi al limite della propria area, qui avevano trovato il modo di
entrare lateralmente e come si può vedere, con il confronto delle distanze, il
giocatore che andrà a segnare è tenuto in gioco dal centrale.
* * *
Questa è l’essenza di una gara che ci hanno mal raccontato in
radio, su un passaggio del portiere al loro terzino sinistro andremo a vedere
come si contrappone la squadra…
La squadra amaranto non c’è. Ci sono soltanto i due attaccanti
che coprono la parte centrale mentre sulle fasce posso scegliere dove giocare.
In questo caso addirittura lanciano, immaginate quanto siamo indietro.
Eccoci a dieci metri dall’area, con l’avversario che può
controllare quel lancio e già puntare il difensore. In quattro secondi la palla
dalle mani del portiere è arrivata qui!
* * *
Martino e Cozza hanno preparato un bunker difensivo che si può
notare dentro il cerchio, l’altra metà della squadra è accanto ma fuori
inquadratura. La Cavese si ritrova un muro davanti, questa è la risposta alle
distanze tra i reparti, in pratica li abbiamo chiusi davanti alla nostra area, come
una squadretta che va a giocare contro una squadra blasonata. Senza andare
troppo indietro nel tempo, come la Leonfortese che è scesa al Granillo!
* * *
Lasciamo perdere rigori ed errori su altre azioni, tutta roba
deprimente, comprese le proteste per un rigore nel primo tempo reclamato dal
Reggio Calabria che non c’era. Qui mostriamo qualcosa di bello, fatto
dall’unico che sta facendo qualcosa di buono: Arena. Controlla il solito
pallone lanciato da dietro con uno stop di mezzo esterno a seguire che inchioda
il pallone e lo rende giocabile.
Punta gli avversari ed intelligentemente passa nel mezzo
entrando in area da solo, poi la conclusione sarà respinta di petto dal
portiere dopo uno strano rimbalzo.
* * *
In conclusione, in quattro giornate
siamo passati da una squadra che doveva proporre calcio all’anticalcio più puro
del tutti dietro. Sapevamo di andare al massacro dopo il cambio di modulo al
5-3-2 che nessun allenatore vuol fare ma che a Reggio tutti hanno fatto. Se
siamo penultimi significa che non è sbagliato il modulo e l’allenatore, sono
sbagliati anche i calciatori ma ancora prima chi li ha scelti. Chiaro esempio
per esonerare DG e mister ma non si può: il primo l’ha scelto il sindaco, il
secondo è socio di un proprietario della squadra. I 3.500 abbonati, gli amici
che entrano gratis ed i pochi che faranno il biglietto, probabilmente vedranno
una vittoria contro i ragazzini che schiera la Vigor Lamezia ma sanno che il
giro ricomincia a Rende. Poveri noi…
® Riproduzione vietata anche parziale. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati