Punizione battuta da Arena che
effettua un bel cross lungo sul secondo palo, con la freccia gialla evidenziamo
come già perso l’avversario si tira la maglia e con quella verde Mautone che
s’infila alle spalle non visto: arriveranno entrambi liberi con testa di
Mautone e gol.
* * *
Gol del Siracusa regolare, inutili le
proteste, la posizione va vista qui quando parte il tiro, non dopo che colpisce
il palo.
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Gol del 2-1 di Zampaglione, errore in
disimpegno del difensore Santamaria, lui è pronto a recuperare il pallone ed
arrivare davanti al portiere.
Mette la palla alzandola d’esterno in una zona
che il portiere non può coprire.
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Punteggio di 1-2, siamo all’83’,
fallo laterale a favore, rimette in gioco Carrozza.
La rimessa viene effettuata su
Zampaglione (riquadro arancione) che va a terra, Roselli (in verde) da
giocatore esperto allarga le braccia come per chiamare il fallo ed evidenziare
un problema. Sarà l’unico.
Loro giocano perché sostanzialmente è
soltanto Roselli (evidenziato in arancione) a chiedere di fermare il gioco,
infatti Lavrendi (in rosso) si sottopone ad un torello vista la lontananza di
Riva, con il passaggio segnalato in azzurro verso Longoni.
Zampaglione sempre a terra, in alto
nel cerchio bianco, i nostri tre centrocampisti corrono verso dietro come
indicato dalle frecce rosse, Riva si sta guardando la partita o forse deve star
lì viste le disposizioni, Roselli visto che non è stato seguito rientra,
Lavrendi che era partito in inutile pressing solitario rincorre Longoni.
Ancora i nostri tre centrocampisti
che si muovono verso dietro con Lavrendi dribblato facilmente da Longoni.
Si arriva al momento del tiro da oltre
la metà campo, con Riva cerchiato in rosso distante, Roselli e Lavrendi che
corrono verso dietro. Longoni effettua una prodezza balistica perché già
centrare la porta da lì non è semplice, il suo coraggio sarà premiato ma già
fin qui ci abbiamo messo del nostro.
E qui siamo alle dolenti note, in
questo fotogramma composto mostriamo la posizione di Ventrella troppo distante
dalla porta, così come avevamo segnalato ovviamente senza essere presi in
considerazione, in occasione della rete della Leonfortese nell’immagine
dell’epoca con tanto di cerchio rosso scrivemmo il 21 settembre: «Finisce in
controtempo (vedi direzione rossa) rispetto ad una lenta “ciabattata” verso il
centro della porta. Questo ragazzo è il
portiere di una squadra che mira al vertice?». Ma ecco anche il commento al
primo gol preso a Roccella: «Sul solito lancio verso la zona di Maesano, zona
vincente loro perché ci giocava il 10 Laaribi, il terzino ma soprattutto
s’inseriva il 7 Criniti che è stato una spina nel fianco, il portiere, durante
la traiettoria, diceva al terzino “se vuoi…” intendendo darmela dietro. Ne esce
un tocco verso dietro che regala il corner. Battuto il corner, il cross è
nell’area piccola, il portiere potrebbe bloccare ma preferisce andare coi pugni…».
Poi segnalavamo altri errori difensivi di posizionamento complessivo. Eravamo
in tempo forse per correggere, a proposito di critiche costruttive, un antico
detto popolare recita: “Cu ti voli beni ti faci ciangiri, cu ti voli mali ti
faci 'rridiri”. In più c’è da segnalare la posizione di De Bode per indicare
quanto erano distanti i due reparti, i tre a centrocampo (immagine precedente) sulla
linea di metà campo, la difesa quasi al limite dell’area qui.
La palla cade prima della linea e
s’infila nell’angolo, un gol da Mai dire gol…
* * *
Punizione a favore, sul 2-2, con il
Siracusa che si schiera male sulla linea dell’area, troppi uomini sul secondo
palo (con i due cerchi bianchi segnaliamo l’abbondanza) e con cerchio rosso il
giocatore che terrebbe in gioco persino Zampaglione che invece era andato oltre
la linea per fare un blocco come indicato in verde sul primo difensore della
linea. Con l’altra linea verde c’è Lavrendi che sta per inserirsi proprio dove Zampaglione
va a fare il blocco.
Questo è uno schema riuscito perché
adesso arriverà il tocco di Arena per Lavrendi che si lancia in avanti (freccia
verde) con Zampaglione che è andato a porsi davanti all’uomo.
Per il tipo di soluzione forse
sarebbe stato meglio un mancino a finalizzare ma comunque prendiamolo per
buono. Il portiere para.
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Il portiere Viola ha la palla in
mano e Brunetti lo ostacola, stessa azione dell’espulsione del n. 4 del Marsala
Forgione, imitiamo subito le cavolate, doppio giallo e squadra in dieci.
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Dunque espulso un centrale deve
uscire uno dei due attaccanti per mantenere il risultato, questa è la scelta,
altrimenti si gioca con la difesa a 4, i tre in mezzo ed i due davanti. Esce
Arena entra Corso che sarebbe un centrocampista ma va in difesa.
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Nell’azione susseguente siamo quindi
all’uno contro uno in area, con marcature ampie come mai si dovrebbe in area,
in particolare Crocetti, andato via da qui ma vabbè, ha la possibilità di fare
quel movimento indicato con la freccia per tirare di prima intenzione,
comodamente, verso la porta.
Questa è la chiusura sbagliata e
dannosa di D’Angelo, vedremo perché…
D’Angelo sbaglia perché non solo non
si marca ma con quelle gambe aperte si crea il panico e succede pure che si
devia la palla.
Si devia non di molto, ciò però
basta per spiazzare il portiere.
Che stava andando a raccogliere il
pallone in modo facile.
Ed invece se lo ritrova angolato e
quella deviazione per lui è decisiva!
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