Partiamo dall’azione migliore della gara: Tiboni
viene incontro, e riceve un passaggio da dietro, comodo, rasoterra, perché
l’Agropoli è assente nel mezzo e lascia la possibilità di far viaggiare avanti
e dietro questa palla.
Tiboni passa dietro a Lavrendi che vede in avanti l’inserimento di Arena (non inquadrato) alle spalle dei difensori che, seppur abbastanza bassi, si lasciano sorprendere da quel movimento avanti e indietro della palla.
Il pallone arriva ad Arena che colpisce al
volo incrociando ma non centra la porta per poco.
* * *
Episodio determinante è il rigore. Intanto
l’arbitro ha la migliore visuale possibile, il tocco avviene in questo momento,
il braccio è largo, la palla sembra colpita con la spalla ma il movimento non
fa apparire quest’intenzione: se si vuole colpire di spalla è la stessa che
viene spinta in avanti, qui l’intenzione sembra quella di coprire e di non
far passare comunque quel pallone.
Un pallone colpito di braccio non schizza
in avanti in quel modo, sapete che come sempre cerchiamo di essere oggettivi,
loro protestano perché convinti, probabilmente a ragione, che l’intervento sia di spalla ma la decisione ci può stare per come è stata fatta vedere
all’arbitro (come si evince dall’immagine precedente).
Tiro-gol, portiere spiazzato, Riva esulta e
successivamente viene avvicinato, in modo non gentile, da due avversari che a
turno ne interrompono l’esultanza. L’Agropoli si lamenta per i troppi rigori
subiti ma dovrebbe anche occuparsi dei tuffi del portiere Polverino sui rigori
che il buon Pizzul definirebbe “pittoreschi”.
Non esce benissimo in foto!
Questo è un rigore contro la Vibonese.
Questo, invece, contro il Rende.
Infine il rigore contro il Gragnano.
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