I DUE
FUORICLASSE
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico
Gabriele Martino
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Oggi presentiamo la trasferta contro
l’Asd Gelbison (dal nome del monte appunto Gelbison o Monte Sacro), squadra di
Vallo della Lucania (poco più di 6.500 abitanti, uno dei quali ieri ha vinto
500.000 euro al “gratta e vinci”), nel Cilento ad una ottantina di chilometri a
sud di Salerno. La squadra locale è in zona retrocessione, sotto di dieci punti
in graduatoria rispetto all’Asd Reggio Calabria. In teoria, sulla carta, non
dovrebbe rappresentare un grosso ostacolo ma siccome ne abbiamo già viste di
tutti i colori andiamo cauti anche perché non mancano i motivi per farlo.
Dopo molte giornate ci si è liberati di molti
elementi e ne sono arrivati tre. Procediamo per gradi, il primo della lista
(per importanza) è Arena ovvero il goleador della squadra. La sua cessione ci
risultava scontata da tempo, da quando si sono iniziati a lanciare all’ambiente
segnali di poco impegno, svogliatezza del calciatore e, usando un termine che è
stato molto in voga, “corpo estraneo”, sapevamo che l’addio era scritto. Il
giusto tempo di cottura e via. Non è una novità qui da noi addossare le colpe a
qualcuno per ottenere ciò che si vuole, cioè, non pagare più un certo ingaggio.
Chi ha la bontà di seguirci da tempo sa
bene che non è nostra abitudine idolatrare calciatori, per ragioni obiettive
vista l’evoluzione del calcio verso il business e per mancanza di casi concreti
di atleti capaci di trasmettere certi sentimenti. Il caso di Arena è
emblematico poiché stiamo parlando di un giocatore (di valore per la D) cui si
è affidata sempre la palla e sostanzialmente gli si è detto fai tu perché
altrimenti non sappiamo cosa fare. Un riferimento per tutte le volte che si è
messa palla a terra, o meglio si è abbozzato un attacco, è diventato, agli
occhi di tanti per colpa sua, un oggetto misterioso fuori contesto da mandare
via. Non ci strappiamo i capelli, il
calciatore avrà avuto le sue difficoltà ma quando si manda via anche Riva,
altro elemento cardine della squadra, che proprio adesso stava entrando in
condizione, allora non c’è bisogno di ulteriori analisi. Bollati come deludenti
entrambi soprattutto in relazione a quello che avrebbero dovuto dare in più
visto il nome.
Ecco che allora visto il nome partiamo
dal fuoriclasse in regia per composizione dell’organico che abbiamo: Gabriele
Martino. Tolto Tiboni, utile alla squadra ma poco incline alle marcature (e lo
sapevamo dall’estate, noi qui abbiamo fatto la media gol, cioè, 3 all’anno, in
dieci anni di carriera) il nulla, da Ventrella in avanti tutte le sue scelte sono
state sbagliate.
Francesco Cozza
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Fuoriclasse numero due: Francesco Cozza.
Ha avuto 14 (quattordici) giorni di tempo per preparare e poi pareggiare una
partita col Noto e far vedere nient’altro che il lancio lungo per Tiboni! Si
dirà che il campo non permetteva altro, infatti nei campi in sintetico invece
abbiamo sciorinato da favola.
Dopo i movimenti di mercato, di cui parleremo,
contro il Gelbison, per le regole degli under, che a Reggio da testoni non
abbiamo capito, loro, i fuoriclasse, dovranno schierare Ventrella se mandano in
panchina Maesano!
In sintesi, ad oggi: via D’Angelo,
Condomitti, Pescatore, Dentice, Arena, Riva, Russo e probabilmente alcuni che
giocheranno domani; dentro Cane, Forgione e Foderaro. Dunque tre elementi in
entrata, onesti giocatori di D, tra cui il più forte ci è sembrato proprio l’ex
Palmese Foderaro che però ha trentaquattro anni compiuti. Un puntello del
genere può avere soltanto un senso, visto che l’investimento non esiste in
questo caso, cioè, rincorrere un risultato in questo campionato. Abbiamo
tentato di proporre qualcosa di diverso anche noi, cercando di essere
costruttivi (Gallon), ma evidentemente non siamo in grado di capire determinati
meccanismi oppure il calcio è un’altra cosa.
Mimmo Praticò
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Finiti i fuoriclasse rimangono i
dirigenti che hanno lanciato la campagna dei mini-abbonamenti di tre gare con
l’invito a credere alla rimonta e poche ore dopo il solito risultato deludente
cosa hanno fatto? Rivoluzione! Ma non partendo da chi sta gestendo la squadra,
come logica vorrebbe e risultati imporrebbero, ma dagli interpreti scelti e
schierati dai due fuoriclasse a loro volta scelti dai dirigenti in avvio. Sbagliare
è umano, perseverare diabolico. Ciò che si sta vedendo è in linea con le
dichiarazioni, ovviamente non condivise da questo spazio, del presidente: campionato
dignitoso, non vogliamo illudere nessuno, prima si sfoltisce la rosa poi gli
acquisti. Tutto ciò che stiamo sentendo, dagli altri, e purtroppo non si sta
verificando, è l’opposto: Reggio ha il dovere di lottare per il vertice, crediamoci,
rinforzeremo la squadra.
Ultima riflessione riguarda la Reggina:
ha fatto ricorso avverso la penalizzazione di otto punti, potrebbe essere tranquillamente
una questione di principio ma in più segnaliamo che quasi contemporaneamente,
in questi giorni, è stato tolto dal sito internet il logo che era apparso tempo
fa “Casa S.Agata” in luogo del vecchio che adesso è ritornato. Due indizi non
fanno una prova, quando arriveremo a tre eventualmente vi terremo aggiornati…
* * *
Uno scorcio del “Giovanni Morra” di Vallo della
Lucania
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Sono ventidue i convocati (tre dalla
Juniores) del tecnico Francesco Cozza per la trasferta sul sintetico di Vallo
della Lucania contro il Gelbison (inizio ore 14,30). Di seguito la lista.
▬ Portieri: Licastro (’95), Ventrella (’96)
▬ Difensori: Baccillieri (’98), Brunetti (’95), Cane, Carrozza
(’99), Cucinotti, De Bode, Maesano (’96)
▬ Centrocampisti: Corso, D’Ambrosio (’97), Foderaro,
Forgione, Lavrendi, Mangiola (’97), Roselli
▬ Attaccanti: Bramucci (’96), Ciccone (’97), De Marco (’96),
Silvestri (’99), Tiboni, Zampaglione
Domani sera, come sempre, su Iddusapi il
giornalino con il resoconto della partita, interviste, pagelle, risultati e
classifiche per sapere tutto ma proprio tutto sull’Asd Reggio Calabria e sul
campionato di Serie D. Lunedì invece spazio per il nostro seguitissimo “Tatticamente”
per entrare dentro le viscere della partita. Non mancate!
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