LIBERATI!
Il presidente amaranto Luca Gallo (Foto tratta da "Momento Italia") |
Ci eravamo lasciati prima
dell’avvio del campionato, a seguito di una nostra scelta motivata dalla
volontà di scrivere per la squadra che abbiamo sempre tifato, cioè, la Reggina
con la sua storia, il suo nome e il suo palmares. Qualcosa è successo in questo
periodo con l’avvento della nuova proprietà, ci siamo fatti vedere con un by
night video che riportava una risposta del presidente, chiara e decisa, nella
conferenza stampa di presentazione. Dalle parole ai fatti, burocrazia a parte,
con Gallo il passo sarà breve e pertanto ci sentiamo al sicuro che sarà la sua
società ad intestarsi tutto ciò che è rimasto della Reggina.
In questo periodo abbiamo
seguito le vicende in assoluto silenzio, da abbonati della prima ora le abbiamo
viste tutte ma avevamo deciso di fermarci col giornalino per protesta verso una
situazione imbarazzante e senza sbocco, con quei beni immateriali della nostra
squadra in affitto ad altri rispetto a chi disputava il campionato. Abbiamo
espresso nel tempo l’importanza dell’identità, le giuste rivendicazioni di
altre piazze per casi simili e soprattutto la voglia di leggere il nome della
nostra squadra senza aggettivazioni che la precedono, onde evitare anche
possibili sfottò dei rivali. Formalmente bisognerà aspettare giugno per riportare
le cose al loro posto ma la fiducia questa nuova proprietà la merita sulla
parola visti i fatti compiuti. Siamo
contenti per tutto ciò che è oggi. La pausa è servita a noi per stare alla
larga da tante discussioni, malumori e depressione. Sappiamo da sempre che stare
a stretto contatto con la società cambia i parametri del tifoso (nel bene o nel
male ma li cambia), bisogna starne alla larga, non per cattiveria o altro,
perché è giusto così: il tifoso deve essere mentalmente libero, anche di
sbagliare valutazione per mancanza di conoscenza delle cose. Per questo motivo non
abbiamo mai avuto contatti con nessuna dirigenza e mai li avremo. A tutti
auguriamo ogni bene, in qualsiasi campo, a noi stessi auguriamo di poter
scrivere di calcio a modo nostro, con le nostre incoerenze, esagerazioni ed
esaltazioni. La Reggina è passione, amore ma anche sano divertimento; insomma non
prendiamoci troppo sul serio.
Le sofferenze di questi ultimi
anni le conosciamo tutti, meritiamo di tifare per una squadra che finalmente si
pone da grande nei confronti delle altre, come pubblico grandi lo siamo già
stati e quindi sappiamo come ridiventarlo. Il giornalino di Iddusapi sarà
nuovamente on line il giorno dopo ogni partita, con il suo modo estemporaneo di
vedere il calcio e con alcune novità che speriamo siano gradite. Intanto
ritroviamoci al campo, saremo felici di rivedere tante persone tornare a
riempire quei gradoni. Reggio deve tornare ad essere quello che era un tempo, a
partire dal pallone deve ritrovare l’aggregazione che l’ha resa tosta e
ammirata dappertutto. Sappiamo però che noi per primi dobbiamo piacere a noi
stessi, forse è nel nostro destino infiammarci in serie C per poi esaltarci in
altre categorie. La scintilla l’ha
accesa la nuova proprietà adesso dobbiamo solamente soffiare sulla fiamma della
passione.
Arriva l’ambizioso Catanzaro di
Noto, col “santone” della C Auteri in panchina, con gli ex Fischnaller,
Bianchimano e Maita, con un settore ospiti giallorosso. La partita sarà un
anticipo a livello emozionale di una partita playoff, i punti di penalizzazione
non saranno della gara e non incideranno sul risultato. Neanche la classifica
ha un senso per questa partita perché se iniziasse adesso il campionato non
partirebbero favoriti soltanto loro per vincerlo (e loro l’hanno già mezzo
perso visto il distacco con la Juve Stabia). Scendono in campo due formazioni
che parteciperanno alla post season con l’obiettivo di vincerla. Avremo modo di
approfondire l’appendice al campionato ma prima bisogna ritrovare qualcosa che
avevamo dimenticato: noi stessi. Siamo tornati com’eravamo, ci vedranno e ci
sentiranno, tutti! In primo luogo i nostri calciatori che saranno accompagnati
come meritano e poi ci sentiranno gli avversari in campo, gli ospiti sugli
spalti, insomma il “Granillo” tornerà a ruggire…
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